UN NUOVO APPROCCIO ALL’AUTISMO
Crediamo che lo sviluppo possa essere considerato come un
percorso volto a promuovere la realizzazione integrale della persona, in cui un
ruolo importante sia anche ricoperto dagli aspetti della vita non materiali
quali le relazioni, la libertà di scelta e di rappresentanza, solitamente
trascurati nei principali approcci tradizionali allo sviluppo. I beni materiali
e la ricchezza dovrebbero assumere valore solo nella misura strumentale
all’espansione delle opportunità reali (capabilities) che le persone hanno
per poter vivere una vita degna di essere vissuta.
La ricerca multidisciplinare avviata nel mese di settembre 2015 dal Gruppo di Ricerca, analizza gli aspetti socio-economici e
psicologici dell’autismo, nel caso specifico della realtà torinese. Il fine è
analizzare gli obiettivi di vita ed i bisogni delle persone con autismo e delle
loro famiglie, per valutare gli interventi presenti sul territorio atti a
soddisfarli. La ricerca punta inoltre ad indagare i fattori di stress che
caratterizzano la vita di queste persone e dei loro famigliari e assistenti. L’analisi
si pone inoltre l’obiettivo di contribuire a migliorare la qualità della vita di
questi soggetti mediante una restituzione dei risultati della ricerca che
analizzi i punti di forza ed i punti deboli delle politiche per l’autismo in
atto.
Il metodo di analisi utilizza come cornice normativa il
capability approach del premio Nobel Amartya Sen, un paradigma teorico e
metodologico alternativo alle visioni mainstream dello sviluppo. Questo
metodo facilita un’analisi della diversa abilità considerando l’handicap
come una delle tante differenze tra persone. Il disabile, così come i poveri o
gli emarginati, è una persona che, date le proprie caratteristiche individuali,
non è libera di realizzare la sua pienezza esistenziale. In questa prospettiva
il benessere delle persone diversamente abili coincide con un potenziamento
delle loro capacità individuali mediante interventi che consentono loro di
diventare protagoniste attive del proprio sviluppo attraverso un adattamento
creativo al tessuto sociale in cui vivono, processo in cui un ruolo centrale è
giocato dalle loro relazioni.
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RESPONSABILI: dott.ssa Rossella Tisci; dott.ssa Stefania Bari
PARTECIPANTI: Fondazione Arbor, Fondazione Teda, Università
di Torino, ASL TO2, Movimento Mezzopieno
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2 APRILE 2016
presso GAM Torino - Via Magenta, 31
ore 9